Composizione e meccanismi di tossicità dei fumi d’incendio
I fumi sono il risultato della degradazione termica di materiali attraverso due processi:
la combustione (ossidazione di un combustibile): si tratta di una reazione esotermica che richiede ossigeno e produce fiamme;
la pirolisi (decomposizione chimica di una molecola sotto l’influenza del calore): è richiesto poco ossigeno. Si verifica a temperature vicine ai 300-400 ◦C che rompono i legami covalenti dei materiali e li trasformano dallo stato solido allo stato gassoso (sublimazione).
I fumi sono una miscela complessa ed eterogenea che varia secondo la natura del combustibile, la temperatura raggiunta e la ricchezza dell’atmosfera ambientale in ossigeno [9]. Sono composti da una fase gassosa (più di un centinaio di principi attivi) , da una fase particolare (fuliggine) e da vapore acqueo.
Composizione dei fumi d’incendio
Si distinguono i gas asfissianti e i gas irritanti.
Gas asfissianti
Sono depressori del sistema nervoso centrale e sono responsabili di iperventilazione, cosa che aumenta l’assorbimento e la distribuzione di tutti i tossici disciolti nel sangue. Tra questi, i principali agenti letali sono:
il cianuro (CN);
il monossido di carbonio (CO); l’anidride carbonica (CO2);
l’idrogeno solforato (H2S) e l’anidride solforosa (SO2). Sono prodotti dalla degradazione di polisulfoni e altri polimeri con- tenenti zolfo.
Gas irritanti
Tra questi, si includono:
i composti organici volatili: benzene, nitrometano, acetato di etile;
le aldeidi, composti a base di carbonio (acroleina, formaldeide, butirraldeide), provenienti dalla degradazione delle piante (legno, cotone, carta);
i derivati del cloro (acido cloridrico, fluoridrico, bromidrico e ossialogenuri di carbonio), provenienti dalla degradazione di materiali contenenti cloro, il più comune dei quali è il cloruro di polivinile (PVC). La degradazione di questi materiali si traduce in una liberazione di questi gas differenti, derivati dal cloro e dal CO;
i derivati dell’azoto (monossido di azoto, ammoniaca, isocia- nati, ammine), provenienti dalla degradazione dei polimeri azotati e dei poliuretani.