La mototroncatrice può essere usata nella attività di soccorso dei Vigili del Fuoco in molteplici occasioni. In attività di soccorso ordinario può essere necessario forzare l’accesso a luoghi chiusi anche con il taglio di recinzioni, sbarre o simili; nel liberare infortunati rimasti incastrati a seguito di incidente o di crollo può essere necessario sezionare lamiere, guard-rail o altri materiali; in soccorso per calamità può accadere di dover sezionare piccole strutture semicrollate, al fine di aprire un passaggio o di metterlo in sicurezza da possibili crolli, e soprattutto, nel corso di puntellamenti di strutture pericolanti, di dover creare o spianare punti di appoggio, o di realizzare in tutta fretta ed a piè di opera pezzi indispensabili alla realizzazione del castello di sostegno.
In tutti i casi in cui il disturbo creato dal forte rumore, o il pericolo di innesco rappresentato dalla formazione di scintille, non rappresentano un ostacolo, la mototroncatrice rappresenta il sistema più rapido ed efficiente di taglio.
Descrizione
La propulsione della troncatrice è, nei modelli normalmente in commercio, prodotta o da un motore a scoppio, o da un motore elettrico, solitamente alimentato a 220 V CA. Esistono inoltre troncatrici a motore idraulico, azionate da olio in pressione allo stesso modo, e spesso con la medesima centralina, del gruppo cesoia/divaricatore.
Ognuno di questi tipi di azionamenti presenta vantaggi e svantaggi rispetto agli altri; indicativamente si possono citare:
per la propulsione con motore a scoppio, il vantaggio della assoluta maneggevolezza ed indipendenza da alimentazioni esterne, nonché della assenza di connessioni (cavi o tubazioni) che possono risultare di ostacolo al libero movimento del personale operante;
per l’alimentazione elettrica e per la propulsione idraulica, una maggiore leggerezza e silenziosità. Il fatto di allontanare il motore dal punto di intervento, importante nei gruppi cesoia/divaricatore, in quanto allontana una fonte di pericolo (innesco di potenziali miscele esplosive), e di fastidio (rumore ed emissioni), qui è meno importante in quanto lo strumento stesso durante il taglio è una fonte rilevante ed inevitabile di calore, di scintille, di vibrazioni e di rumore;
La troncatrice a motore termico, generalmente impiegata per le ragioni sopra dette nell’intervento VV.F., è azionabile da parte di un solo operatore. Per il necessario compromesso tra leggerezza, e quindi maneggevolezza, e prestazioni, ha di solito come propulsore un motore endotermico a due tempi, raffreddato ad aria ed alimentato a miscela (4 – 5%), di circa 60 / 80 cm3 di cilindrata e con una potenza di 3 / 4 KW.
Il peso totale dell’attrezzatura è di 10 / 14 kg, mentre le dimensioni con un disco da 300 / 350 mm installato, sono di circa 75 cm di lunghezza, con larghezza ed altezza dell’ordine di 30 cm.
La capacità di taglio di attrezzature di questa tipologia si aggira sui 100 / 120 mm.
Standard VF
La mototroncatrice portatile in caricamento nei mezzi di soccorso ordinario VV.F. dispone di sistema antivibrante per la riduzione dell’affaticamento dell’operatore.
Il peso dell’attrezzatura si aggira si 14 kg; è mossa da un motore a scoppio a due tempi della cilindrata di 80 cm3 circa, funzionante a miscela 4%, con serbatoio da 0,9 litri. Si può usare sia benzina con piombo che benzina ‘verde’, purché il numero di ottano sia non inferiore a 90.
Può montare dischi da 300 e350 mm ( 12” e 14”), che assicurano una profondità di taglio di 100-125 mm. Il disco lavora ad un massimo di 5100 giri al minuto, cui corrisponde una velocità periferica massima di 80-100 metri al secondo.
Prima dell’uso
Assicurarsi che ogni componente, ed in particolare l’impugnatura, sia ben montato e fissato saldamente al corpo dell’utensile, e sia privo di qualsiasi traccia di unto per garantirne la presa.
Assicurarsi che il carter di protezione sia privo di crepe e di imbozzimenti percepibili. Controllare che si muova liberamente per essere portato in qualsiasi posizione di lavoro, e che sia fissabile con sicurezza in quella voluta.
Controllare che il disco montato sia fermamente montato, con il bullone di fissaggio ben stretto. Il disco deve essere libero di ruotare e in superficie sarà privo di unto, catrame o materiale
impastato; verificare che sia integro e non presenti crepe. Se dovesse sorgere qualche dubbio su di questo, liberare il disco dall’apparecchiatura; sostenerlo attraverso il foro centrale con un cacciavite o simile in modo che sia in posizione verticale e libero di oscillare, e colpirlo col manico di un altro cacciavite. Il suono che si ottiene dovrà essere pieno, basso e vibrante; un tono piatto e smorto indica possibili incrinature.
Controllare la tensione della cinghia, ed eventualmente regolarla tramite la vite tendicinghia. Controllare che la sicura blocchi il grilletto finché non viene completamente impegnata;
controllare che il grilletto funzioni morbidamente e ritorni allo zero quando rilasciato; assicurarsi che la troncatrice ritorni in folle seguendo i comandi del grilletto
Il disco impiegato deve essere adeguato alla troncatrice utilizzata ed al tipo di lavoro che si va a svolgere.
In particolare: ciascun disco ha un regime di rotazione ammissibile. Questo regime massimo deve essere uguale o superiore al regime di giri massimo previsto per il funzionamento della troncatrice. Sul disco, e sull’attrezzatura, sono indicati tali dati. Usare un disco che è garantito per un regime di giri inferiore a quello che la macchina può raggiungere è pericoloso per sé e per gli altri. Occorre inoltre assicurarsi di avere montato un disco per troncatrice manuale. Infatti, per similitudine tra le attrezzature, è possibile montare sulla troncatrice portatile dischi per troncatrici fisse, o dischi per altro tipo di lavori (abrasione, levigatura). Tali dischi, pensati per altro tipo di lavoro, hanno minori prestazioni e soprattutto minore resistenza. Questo può tradursi in minore durata, ma anche in maggiore rischio di incidenti durante ilo lavoro.
Utilizzare un disco da taglio per troncatrice portatile inadatto al materiale su cui si opera può portare ad una diminuzione delle prestazioni e della velocità di operazioni, e ad una usura anticipata sia del disco sia dell’attrezzatura. Esistono dischi per metallo, per cemento e pietra, per asfalto, ed altri ancora.
Per montare un nuovo disco:
Inserire il perno in dotazione nel foro apposito per bloccare il disco ed allentare il bullone;
Togliere il bullone di serraggio, la rondella, la flangia esterna, il vecchio disco e quella interna;
Scegliere la flangia interna delle dimensioni appropriate al disco da utilizzare ed inserirla nel perno sul mozzo;
Rispettando il senso di rotazione, centrare il disco sulla flangia interna, inserire la flangia esterna nel mozzo e fissare tramite rondella e bullone;
Inserire il perno in dotazione nel foro apposito per bloccare il disco e serrare il bullone a 2,5 kgm.
Far girare la troncatrice a vuoto per circa un minuto, badando di non avere persone in linea con il senso di rotazione del disco.
Durante l’uso
Dopo i controlli sopra detti, si può procedere alle operazioni di taglio.
Assicurarsi che nel taglio che si va a produrre non vi siano condutture energetiche (fili elettrici, tubazioni gas), né contenitori con residui di fluidi o sostanze infiammabili, tossiche, corrosive.
Assicurarsi che gli oggetti da tagliare siano bloccati, o comunque fermati il più possibile.
Azionare la troncatrice solo in buone condizioni di equilibrio, curando che non vi siano presenze non necessarie (spettatori, estranei) troppo vicine al luogo di lavoro. Fare il possibile per avere la massima libertà di movimento durante l’operazione.
Afferrare l’utensile saldamente, con entrambe le mani.
Posizionare il carter di protezione nella posizione migliore per consentire il lavoro e limitare la proiezione di schegge e scintille
Avviare il disco da taglio. Per prima cosa portare l’interruttore di massa in posizione di
‘START’, quindi, premendo a fondo la sicura, azionare la leva acceleratore e bloccarla in semi- accelerazione premendo il pulsante laterale. Rilasciare l’acceleratore e portare la leva dello starter in posizione di ‘CLOSE’. Appoggiare la mototroncatrice sul terreno in modo che il disco sia libero di girare; tenere con la mano sinistra la parte anteriore dell’impugnatura, ed infilare il piede destro nella parte posteriore dell’impugnatura. Tendere con la mano destra la funicella dello starter fino ad incontrare resistenza; quindi tirare energicamente, ripetendo se necessario fino all’avviamento del motore. Riportare la leva dello starter nella posizione di ‘OPEN’, quindi premere l’acceleratore per sbloccarlo.
Il disco, col motore al minimo, (2500 giri/min) non deve girare. Se questo avviene, regolare la vite del minimo.
Iniziare ad operare con il disco sollevato dalla superficie da tagliare, ed avvicinarlo al materiale mentre gira al massimo. Evitare di urtare con violenza l’oggetto da tagliare.
Operando ad un basso numero di giri si potrebbe riscontrare il bloccaggio del disco all’interno del taglio, a causa del riscaldamento e della conseguente dilatazione del materiale impegnato. Effettuare le operazioni di taglio al massimo numero di giri del disco; regolare la velocità di taglio con la pressione del disco sul materiale che si vuole tagliare.
Per tagliare calcestruzzo o pietra, fare un movimento continuo di avanti ed indietro col disco per facilitare la dispersione del calore. Se si usa acqua per raffreddare ed abbattere la polvere, curare che arrivi su entrambe le facce del disco.
Mai usare un disco da taglio appoggiandolo con la superficie laterale piana, per smerigliare o limare parti. Il pericolo di rottura è estremo. Non inclinare, piegare, comprimere o forzare sul disco durante le operazioni di taglio.
Mai rifornire il serbatoio a motore acceso, o in prossimità di fiamme libere. Non fumare. Se la manovra avviene a motore caldo, tenere una persona con estintore a protezione. Se la manovra avviene durante l’intervento, allontanarsi dal luogo dell’operazione e rifornire in area calma e non transitata.
Per spegnere, lasciare girare per alcuni secondi il motore al minimo, per facilitare il raffreddamento. Portare l’interruttore di massa in posizione di ‘STOP’.
Dopo l’uso
Appoggiare o riporre l’utensile esclusivamente quando il disco è fermo; lasciare senza sorveglianza esclusivamente a motore spento.
Pulire le impugnature da residui di olio, grassi o sporcizia aderente.
Sostituire immediatamente dischi scheggiati, crinati o eccessivamente usurati.
Rifornire il serbatoio con miscela per non oltre i 3/4 del volume. Non utilizzare miscele al metanolo, etanolo od altri alcoli. Non versare miscela sul motore o in terra; Non fumare, non rifornire in prossimità di fiamme libere.
Ogni 8 – 10 ore di funzionamento occorre pulire il sistema dei filtri dell’aria. Il pre-filtro ed il filtro supplementare vanno lavati con benzina ed asciugati; il filtro principale va pulito scuotendolo bene. Ogni 40 – 60 ore sostituire il pacco filtri dell’aria.
Il filtro carburante e la candela vanno controllati e puliti periodicamente, e sostituiti quando questo risulti necessario per garantire le prestazioni ottimali del motore.
Il carburatore va regolato con motore caldo. Si può agire: sulla vite del minimo; sulla vite di regolazione del numero minimo di giri; sulla vite di regolazione del numero massimo di giri.
Regolare la vite del minimo perchè il disco rimanga fermo a tale regime.
Regolare la vite del numero minimo di giri perchè il motore abbia un buon funzionamento a tale regime e risponda prontamente alle accelerazioni.
Regolare il regime del massimo affinchè, con acceleratore tirato e disco libero, si avverta l’intervento del regolatore automatico di giri, come una variazione pendolare di regime.
Rischi
La leggerezza nell’azionamento dell’utensile può portare a gravi conseguenze (ferite, amputazioni) per chi lo usa o per chi gli è vicino.
Pericolo di tranciamento di un arto ( mano, piede) per contatto accidentale con il disco durante il lavoro. Oltre alle precauzioni sopra indicate, considerare che:
Nell’oggetto che si va a tagliare possono esserci discontinuità: vuoti che fanno affondare il disco oltre quanto voluto e parti od inserti più duri che arrestano il movimento. In tutti i due casi lo sbilanciamento deve essere controllato dall’operatore.
Avvicinandosi al termine del taglio occorre controllare in modo ancora più attento la velocità di avanzamento, per non essere sbilanciati quando il materiale su cui si lavora finisce.
Appoggiando al suolo il mototroncatore mentre il disco ancora si muove significa perdere il controllo dell’utensile. Verificare sempre l’arresto del disco e l’inserimento del folle prima di appoggiare l’utensile; verificare che il motore sia spento prima di lasciare incustodito il mototroncatore.
Pericolo di proiezione di schegge o faville, in particolare all’attacco del lavoro o se il materiale da tagliare è disomogeneo. Curare sempre il posizionamento del paraschegge e del paramani, se presente. Indossare abiti, guanti, scarpe di tipo idoneo.
Pericolo di formazione di polveri finissime, in particolare se si opera su calcestruzzo, muratura o simili, che possono essere nocive per la respirazione e possono limitare di molto la visibilità. Indossare una mascherina antipolvere; se necessario ventilare nella direzione appropriata per tutelare l’operatore.
Il motore endotermico della sega, per sua natura, produce gas caldi e tossici per l’inalazione.
Non rivolgere lo scarico verso persone, non posizionarsi sul lavoro vicino e sottovento ad esso
Non permettere ad altre persone, operatori o spettatori, di restare entro il raggio di lavoro durante l’avviamento le operazioni di taglio;
Indossare vestiario il più possibile aderente.
DPI
Durante l’uso del mototroncatore, oltre alla normale divisa da intervento, è obbligatorio l’uso
dei seguenti dispositivi di protezione individuale:
elmetto
occhiali o schermo di protezione
guanti
mascherina antipolvere
calzature di sicurezza
sia da parte del personale che impiega direttamente l’attrezzatura che da quello che lo assiste o che si trovi ad operare nelle sue immediate vicinanze.
Mototrocatrice Stihl Ts410