Capire la meccanica del getto della lancia può condurci ad un ottimo successo nelle operazioni di soppressione dell’incendio. Dobbiamo comprendere che il nostro getto muove aria e capire quando la movimentazione dell’aria è tua amica e quando non lo è affatto e sopratutto quale sarà il migliore tipo di getto a seconda della situazione.
Prima di discutere l’impatto dell’aria all’interno del locale incendiato è meglio comprendere come le gocce si muovo nello spazio all’interno del locale coinvolto e muovono l’aria al suo interno.
La singola goccia d’acqua che lascia la lancia ad una certa velocità, creerà un fronte d’aria a pressione positiva nella parte anteriore ed una pressione negativa dietro.
Cosa comporterà questo evento… che davanti avrò una spinta dell’aria e dietro la goccia avrò una aspirazione dell’aria. Visto in milioni di gocce l’effetto sarà di gran lunga amplificato.
Se noi selezioniamo un getto nebulizzato sulla nostra lancia DMR, ad esempio saremo in grado di muovere grandi volumi d’aria, aspirati da dietro la lancia e spinti fronte il getto nebulizzato.
Questo però accade molto meno in getti pieni se statici, ossia in posizione fissa, ma appena avviene la rotazione della lancia nello spazio, l’effetto si pressione positiva comincia nuovamente anche se con minore potenza rispetto ad un getto frazionato e se fatto più lentamente rispetto a velocemente.
Quindi potremmo dire che differenti tipi di getto muovo più o meno aria ed in determinate situazioni questo potrebbe esseere un vantaggio oppure no, come vedremo qui di seguito.
Fronte a noi avremmo in ogni caso il fuoco e quindi non spingeremo la semplice aria ma potremmo spingere il fuoco o i pericolosi gas di combustione.
Quindi entra in gioco la nostra posizione rispetto a cosa c’è dopo il fuoco!
Se la nostra posizione di attacco è all’interno del locale e dopo il fuoco vi è una finestra aperta, per esempio, essa servirà da scarico della pressione positiva accumulata dalle gocce del getto, guidando il vapore acqueo creato dallo scambio di calore tra l’acqua ed il fuoco e le superfici calde ed il nocivo fumo fuori dal locale coinvolto. Qui ogni tipo di getto non darà grosse differenze in termini di visibilità o “danni da spinta”. Il getto nebulizzato ad incendio spento offre anche grandi vantaggi di ventilazione del fumo in modi estrazione ad incendio spento ovviamente.
Se invece la nostra posizione è sempre nello stesso locale ma la finestra in questo caso è chiusa o è molto piccola e non supporta i volumi d’aria creati dalla lancia, tutta la pressione creata non farà altro che uscire dalla porta del locale dove siamo posizionati noi, verremmo investiti da vapore e fumo l’ambiente non sarà per nulla confortevole. In questo caso usare un tipo di getto come il getto pieno, rispetto al frazionato farà la differenza.
I quest’altro scennario (il più plausibile in italia come metodologia di attacco per la chiamata d’incendio di appartamento) è che la lancia sia situata all’esterno del locale attraverso la finestra. Quindi in linea avremmo la lancia, il fuoco ed il resto dell’appartamento. In questo scenario il tipo di getto e l’angolo di applicazione detterà le basi per un ottimo risultato o per il disastro.
In queste due foto sopra vediamo un esperimento sul comportamento del getto, dove abbiamo a sinistra l’edificio e la scala che porta all’appartamento, con un finto pompiere davanti alla porta aperta che conduce all’interno dell’appartamento coinvolto. A Destra l’applicazione di un getto dritto ma data la distanza si infrange in nebulizzato e le conseguenze di questa azione.
Il manichino viene completamente investito dal vapore e fumo. Ora cosa succederebbe se questi fossero civile che scendo la scala per ebbandonare l’edificio?
Cosa succederebbe ad eventuali persone svenute a terra in altre stanze del medesimo appartamento?
Dovete sapere che in un locale semi aperto (dove vi è una finestra aperta, per esempio ) vi sarà la parte sottostante, detta zona di sotto pressione, che offrirà aria fresca all’incendio, ma non solo potrebbe fornire ossigeno a potenziali vittime stese sul pavimento. L’applicazione di un getto nebulizzato dall’esterno creerà vapore acqueo, appena le gocce colpiranno le superfici calde per poi spingerlo, tramite le gocce dietro a quelle evaporate. La vittima verà investita da vapore ad oltre 100°C e l’atmosfera che respira sarà mortale.
Capisco che molte volte la finestra è il più rapido accesso al fuoco, ma dobbiamo controllare molti fattori quando si fanno queste azioni. Il controllo potrebbe avvenire allo stesso modo utilizzando un getto pieno che colpisce il soffitto e resetta il fuoco creando una turbolenza soltanto nel locale colpito, questo è chiamato attacco di transizione.
Comprendere la meccanica dietro la movimentazione dell’aria, causata dal tipo di getto ci farà applicare la migliore azione per salvaguardare noi e le persone che anno bisogno del nostro aiuto. Altresì importante capire le potenzialità del mezzo idraulico utilizzato. Qui sotto il grafico della quantità d’aria spostata da 2 diverse tipologie di lance la DMR e Smooth Bore con diversi tipi di attacco a O a Z ed N.
VC Riccardo Garofalo