Il 23 aprile, nell’aula magna dell’Accademia Nazionale Antincendi di Roma, si è tenuto il simposio “NIA: Sfida al Futuro” in onore del ventesimo anniversario del Gruppo Investigativo Antincendi. Il Prefetto Renato Franceschelli e il Comandante Nazionale Carlo Dall’Oppio hanno presenziato l’evento.
Il convegno si apre con un bellissimo video di presentazione del Nucleo Investigativo Antincendi nel quale sono evidenziate le cose fatte in questi venti anni dalla nascita. L’ingegner Michele Mazzaro, attualmente Comandante dei VVF di Napoli, già Comandante del Nucleo Investigativo dichiara ” come comandante del nucleo ho partecipato attivamente a diversi eventi, noi abbiamo un’attività di polizia giudiziaria speciale perché entriamo come competenza su specifici reati rispetto ai quali gli altri non hanno una specifica competenza”.
Durante la prima sessione, guidata da Francesco Notaro, si è discusso del contributo del NIA nelle indagini ufficiali. Tra i relatori vi erano Giovanni Conzo, Sergio Schiavone, Antonietta Lombardozzi e Vincenzo Di Carlo, che hanno condiviso le loro esperienze e competenze.
La seconda parte, coordinata da Cristina D’Angelo, ha esplorato studi e ricerche che supportano le indagini. Esperti come Giuliana Bianco, Paola Russo e Fabrizio Malaspina hanno approfondito argomenti come la contaminazione incrociata, l’analisi gascromatografica e gli incendi di batterie.
Nella terza sessione, Michele Mazzaro e Massimo Nazareno Bonfatti hanno introdotto l’uso delle nuove tecnologie nelle indagini. Alessandra Tassa, Marco Pazzi, Augusto Pedone, Fabrizio Lago, Rocco Bochicchio, Alessandro Fiorillo e Stefano Martinelli hanno discusso di satelliti, spettrometria, unità cinofile e realtà virtuale nel metaverso per le esercitazioni investigative.
Il convegno ha offerto una narrazione coinvolgente sulle attività del NIA, evidenziando la collaborazione con altri attori del settore e le prospettive future, con un focus sull’adozione di tecnologie avanzate come scanner laser e metaverso.
Il NIA è stato istituito nel 2004 per colmare una lacuna nel corpo nazionale riguardante l’investigazione delle cause di incendio ed esplosione. Prima di allora, i vigili del fuoco erano principalmente impegnati nell’aspetto operativo del soccorso e non erano organizzati per dedicare risorse a tempo pieno alle attività di polizia giudiziaria. Questo ha limitato la nostra competenza, focalizzando l’attenzione solo su una gamma ristretta di reati legati agli incendi, nonostante il nostro potenziale contributo fosse altamente qualificato dal punto di vista tecnico.
Per migliorare le nostre capacità investigative, abbiamo definito metodologie e procedure di lavoro, e abbiamo decentralizzato le operazioni, istituendo 18 nuclei territoriali nel 2015. Questi nuclei sono dotati di risorse qualificate e attrezzature investigative sempre più sofisticate, come gas cromatografi, spettrometri di massa e scanner laser per rilievi tridimensionali. Inoltre, utilizziamo programmi di simulazione dell’incendio basati sulla fluidodinamica computazionale e lo strumento Metaverso per ricostruzioni virtuali.
Col passare degli anni, abbiamo ampliato le nostre competenze per includere anche altre attività, come il rilievo e la reputazione negli edifici durante emergenze calamitose. Questo sviluppo è stato reso possibile grazie a collaborazioni con università, polizia scientifica, carabinieri e altri enti.
Oggi, l’organizzazione del NIA è diffusa sul territorio nazionale e fornisce un supporto tempestivo alle autorità giudiziarie locali. Continuiamo a seguire i progressi tecnologici e ad adottare innovazioni per migliorare costantemente le nostre capacità investigative, incluso l’impiego di unità cinofile specializzate nell’individuazione di sostanze acceleranti. Dopo 20 anni, il lavoro del nucleo è ancora in corso, per citare l’ingegner Eros Mannino, con una continua ricerca dell’eccellenza nelle nostre attività investigative.
LA NASCITA DEL NUCLEO NIA
Con decreto del Ministro dell’Interno, il 16 luglio 2004, viene istituito il Nucleo Investigativo Antincendi con lo scopo di potenziare la componente investigativa della polizia giudiziaria dei Vigili del fuoco in materia di incendi e viene collocato all’interno della Direzione Centrale per la Prevenzione e Sicurezza Tecnica. Originariamente gli è stato attribuito il compito di «Studio, ricerca e analisi per la valutazione delle cause d’incendio. Supporto ai competenti organi di polizia giudiziaria per le attività investigative connesse al verifi carsi di sinistri caratterizzati da incendio». Di fatto, la qualifica di ufficiale ed agente di polizia giudiziaria è attribuita al personale operativo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco da oltre 80 anni (Legge 27 dicembre 1941, n. 1570) e tale riconoscimento è stato anche ribadito da successive disposizioni di legge (Legge n. 469/61 e dal D. Lgs. 139/2006). Con modifica ministeriale del 19 settembre 2007 è stato poi istituito il logo da applicare sull’uniforme da intervento del personale del Nucleo in occasione delle attività di servizio istituzionale, riportante, fra l’altro, il motto “Melior de cinere surgo” ed il simbolo dell’araba fenice. Al motto, celebre iscrizione sulla Porta Ferdinandea, realizzata nel 1768 a Catania, si attribuisce il signifi cato della ricostruzione e rinascita della città dopo le distruzioni subite per la devastante eruzione dell’Etna del 1669 ed il tremendo terremoto del 1693 oltre a richiamare il mito dell’araba fenice. L’Araba Fenice è, un uccello mitologico, simbolo dei cicli di “morte e rinascita”, è associato al motto latino “post fata resurgo” che significa “dopo la morte mi rialzo”, che corrisponde all’odierno “risorgere dalle proprie ceneri”. In senso più ampio, il logo del Nucleo assume con un signifi cato positivo di rinascita dopo un evento distruttivo, in particolare, a seguito di incendio e/o esplosione.
NIA – NUCLEO INVESTIGATIVO ANTINCENDI DEI VIGILI DEL FUOCO
Linee guida e documenti reperibili nella Biblioteca Digitale nel sito del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Nell’elenco che segue si riportano i titoli più importanti:
1. Gli Incendi su impianti fotovoltaici
2. La semiotica degli incendi
3. Le cause d’incendio e/o di esplosione nelle caldaie e generatori di calore in ambienti domestici
4. Manuale rilievi video fotografici
5. Indicazioni per l’attività di indagine relativa ad incendi di autoveicoli