Oggetto: Atto Governo n. 36 – Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e
correttive al decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 97, al decreto legislativo 8 marzo
2006, n. 139, concernente le funzioni e i compiti del Corpo nazionale dei vigili del
fuoco, e al decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, concernente l’ordinamento
del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
Richiesta di incontro e di proroga dei termini per l’approvazione definitiva
Il 6 Luglio u.s. il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, lo
schema di decreto legislativo in oggetto , che sarà sottoposto a parere delle Commissioni
parlamentari competenti e del Consiglio di Stato – sezione consultiva degli atti normativi,
prima dell’approvazione definitiva.
Prendiamo atto che lo schema di decreto risulta essere non in linea con le
aspettative di gran parte dei Vigili del Fuoco, disallineato anche rispetto alle carriere degli
altri Corpi dello Stato, foriero di disparità di trattamento, in alcuni casi verosimilmente
ritagliato per promozioni “ad personam”, mentre si lasciano “al palo” e con carriera ferma
(e in alcuni casi si “degradano”) parte del personale che (in divisa) svolge funzioni peculiari
e tecnico-operative, oltre a non riconoscere e valorizzare a dovere i percorsi di carriera
interni per personale in possesso dei previsti titoli di studio o di notevole anzianità ed
esperienza di servizio e finora impiegato in mansioni superiori. Ci si dimentica di una gran
parte del personale specialista e vengono inoltre istituiti ruoli tecnico-gestionali “calderone”
ove si mescolano svariate professionalità, da chi svolge compiti meramente amministrativocontabili
(che viene privato della possibilità di transito/mobilità in altre amministrazioni in
virtu di specificità inesistenti), a chi svolge effettivamente compiti tecnico-informatici
peculiari (che non trova adeguata valorizzazione), a chi svolge compiti sanitari (che in tutti i
corpi dello Stato riceve invece la dovuta attenzione e autonomia specifica), senza contare
che manca il corretto e dignitoso reimpiego in un ruolo tecnico (speculare a quello della
polizia) per il personale operativo non più idoneo al servizio. E queste sono solo alcune
considerazioni di un riordino delle carriere complesso che necessitava (e ancora necessita)
di un confronto vero che mai c’è stato .
Inoltre lo schema di decreto deliberato dal Consiglio dei Ministri è diverso dallo
schema reso noto alla scrivente OO.SS. per la prima volta (e senza possibilità di ulteriore
confronto) solo in data 19.04.2018.
Anziché perseguire un riordino delle carriere su modelli già attuati nei precedenti
riordini delle carriere (mai attuati prima per i vigili del fuoco) delle forze armate e di polizia
per valorizzare le carriere del personale in divisa , anziché tenere conto delle indicazioni
delle commissioni parlamentari risalenti addirittura ai pareri relativi all’ emanazione del
D.Lgs n. 217/2005, anziché “sanare” la posizione di carriera maturata “ante riforma” da
alcuni che ora non possono essere messi sullo stesso piano “di chi verrà dopo”, si sono
sperperati fondi per la creazione di ruoli logistico-gestionali-amministrativi che appaiono
come una “pezza legislativa” per giustificare (legalizzare) gli aumenti retributivi voluti e
firmati dai “sindacati degli impiegati” nell’ accordo negoziale che ha portato, con il DPR n.
47/2018 ad elargire agli impiegati del Corpo aumenti retributivi ben superiori al resto del
pubblico impiego mentre occorreva perseguire il rispetto dei Vigili del Fuoco attraverso la
parità di trattamento retributivo/pensionistico e di carriere con gli altri corpi. In questo
schema di decreto contestiamo anche la creazione (in violazione dei principi di cui all’ art.
11 della legge n. 124/2015) della dirigenza amministrativa e la creazione di un numero di
posti senza una logica organizzativa, con tanto di concorsi straordinari che paiono “ad
personam” e paiono già esprimere il nome dei destinatari, tutto questo senza dare il dovuto
rispetto al personale in divisa dei Vigili del Fuoco.
Il CONAPO Sindacato Autonomo Vigili del Fuoco esprime forte disapprovazione per
molte parti dello schema di decreto e chiede di avviare con urgenza l’iter parlamentare
per riaprire e prorogare i termini di scadenza della legge delega , affinché si avvii con le
OO.SS. del Corpo nazionale dei vigili del fuoco un vero confronto che, a differenza di quanto
rappresentato nella relazione illustrativa del decreto, nella realtà dei fatti non è avvenuto
(salvo che non si sia tenuto sottobanco con altri sindacati di palazzo – quelli degli impiegati
che ora fanno finta di protestare ?).
In considerazione del fatto che nel medesimo Consiglio dei Ministri del 6 Luglio, il
governo ha testualmente preannunciato anche “l’esame di un disegno di legge per
l’attribuzione, al Governo, della delega ad adottare disposizioni integrative e correttive in
materia di riordino dei ruoli e delle carriere anche per il personale delle Forze armate,
rinnovando al contempo la corrispondente delega per le Forze di polizia, al fine di
garantire la piena equiordinazione dei trattamenti nell’ambito del Comparto difesa e
sicurezza”, il CONAPO chiede analogo trattamento per Vigili del Fuoco sia per il rinnovo
della corrispondente delega sia per la piena equiparazione/equiordinazione dei
trattamenti retributivi e di carriera.
Anche perché, lo ricordiamo, il programma del governo Lega-Movimento 5 Stelle
preveda espressamente per i Vigili del Fuoco la parte dal CONAPO sollecitata relativa
all’“adeguamento delle retribuzioni ai livelli previsti per le forze dell’ordine” (che deve
avvenire attraverso l’applicazione ai Vigili del Fuoco dei meccanismi di cui agli artt. 43 commi
16 e 17 e 43-ter della legge n. 121/81 o in subordine mediante disposizioni legislative di
identica portata perequativa).
Nel ricordare che una riforma sbagliata penalizzerà il personale per decenni sino
alla pensione, siamo con la presente a richiedere, oltre alla riapertura e proroga dei
termini dell’esercizio della delega legislativa, oltre a un disegno di legge per
l’“adeguamento delle retribuzioni ai livelli previsti per le forze dell’ordine” ma anche un
urgente incontro con i ministri competenti.
Distinti saluti. Il Segretario Generale
CONAPO Sindacato Autonomo VVF
I.A. Antonio Brizzi
firma digitale
Il riordino delle carriere non va bene – il Conapo chiede la proroga dei termini, di riaprire il confronto e di incontrare il ministro!
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