In data 3 marzo si è tenuta al Viminale la riunione relativa ai trasferimenti temporanei di cui alle leggi speciali (art. 33 Legge 104/92, art. 42 bis del D.lgs. 151/01 e art. 78 c6 della D.lgs 267/00) applicabili al personale operativo.
La riunione è stata presieduta dal Direttore Centrale per le Risorse Umane Prefetto Giovanni Bruno, propedeutica ad un accordo tra l’Amministrazione e le OO.SS. per disciplinare i trasferimenti temporanei sul territorio. In apertura il Direttore Centrale Prefetto Bruno ha riepilogato i contenuti della proposta di cui alla nota di convocazione prot. 2328 del 26 febbraio scorso ricordando subito i numeri in attesa di trasferimenti per leggi speciali che al momento sono in totale 152 istanze ripartite tra: 108 domande art. 42 bis del D.lgs. 151/01, 35 domande Legge 104/92 e 9 domande Legge 267/00 a che dovrebbero trovare accoglimento con la firma dell’accordo senza penalizzare gli altri.
Questo per la clausola che specifica che trattasi di trasferimenti temporanei che non incidono sui posti disponibili nella mobilità ordinaria. Si prevede quindi che sia stabilito un numero massimo di “posti extra organico” ovvero un contenitore virtuale fissato su criteri non rigidamente matematici. Pertanto è previsto che il personale trasferito temporaneamente con leggi speciali troverà accoglienza nella sede richiesta grazie ai numeri previsti nei “posti extra organico” e se non ci fosse capienza nella sede richiesta si assegnerà il dipendente nella sede più prossima a quella richiesta sempre nell’ambito dei “posti extra organico”.
Il CONAPO è soddisfatto dell’iniziativa dell’Amministrazione poiché in passato il giusto diritto al trasferimento in base alle leggi speciali ha penalizzato il personale già in servizio che aveva maturato il diritto al trasferimento per anzianità. Al riguardo del documento comunque il CONAPO ha richiesto di non “blindare” i posti extra organico in modo da non penalizzare il personale che per sopraggiunte improvvise esigenze non verrebbe trasferito nella sede richiesta perché già satura.
Per ovviare a questo sarebbe opportuno andare a regime anche con i passaggi di qualifica in modo da avere sempre tutti i profili professionali nei numeri previsti dalla pianta organica senza accumuli di personale in uno a l’altra qualifica. In ultimo, pur essendo nota la posizione del CONAPO rispetto al personale SATI [ ovvero in un ottica di spending review e di incremento di possibilità mobilità, il personale “amministrativo‐ contabile” venga accorpato nell’amministrazione civile del Ministero dell’Interno (lasciando a chi è attualmente in servizio il diritto di scelta sino alla data del pensionamento) e per la componente tecnica, informatica e scientifica ed operativi idonei parziali sia istituito un “ruolo tecnico VVF” (lasciando a chi è attualmente in servizio la facoltà di opzione per tale inquadramento a supporto tecnico del personale operativo o permanere in ruoli ad esaurimento sino alla pensione)], abbiamo richiesto che un accordo di mobilità leggi speciali deve essere previsto anche per il personale SATI.
Tuttavia il CONAPO oltre ad aver espresso le riserve di cui sopra ha richiesto di conoscere le tabelle numeriche che dovevano essere allegate alla proposta al fine di avere un quadro più chiaro dell’accordo proposto, in mancanza delle quali ogni considerazione è discutibile. Inoltre permangono dubbi sulla portata di alcuni passaggi dell’accordo che stiamo cercando di chiarire, ivi compresi gli effetti riferiti anche al precedente accordo del 2002 sul personale CS e CR. Nel frattempo ogni osservazione è gradita a nazionale@conapo.it o per il tramite dei segretari CONAPO
IL SEGRETARIO GENERALE ANTONIO BRIZZI
Resoconto riunione su trasferimenti leggi speciali (104,267,151)
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